Petizione di Iole Natoli
e Francesca Rosati Freeman
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DESTINATARI:
Mr. Pranab Kumar
Murkhejee, President of India; Mr. Narendra Damodardas Modi, Prime Minister
of India e altri
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[Versione
italiana / English version follows]
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Egr.
Signori Destinatari dell’Appello,
desideriamo
esprimere indignazione e dolore per quanto continua ad avvenire in India,
dove donne di ogni età sono rese oggetto di stupri o tentativi di stupro,
prevalentemente di gruppo, che culminano sempre più spesso in femminicidi.
Ci
associamo alle richieste di modifica della legge recentemente approvata,
avanzate dai gruppi di difesa dei diritti delle donne e Amnesty
International, che ne hanno già posto in luce le carenze dato che in essa si
è puntato su misure repressive - peraltro incomplete e dunque insufficienti -
più che sul predisporre tutti gli strumenti necessari per
la prevenzione e l’eradicazione del fenomeno. Sentiamo di dover
però segnalare qualcos’altro, che a nostro avviso è d’importanza cruciale.
Esiste
un nesso tra il dispregio della vita manifestato dagli autori dei crimini in
oggetto e lo schema educativo che alla popolazione viene fornito dalle leggi
di un Paese - in questo caso del Vostro - dove è ancora vigente la pena di
morte.
Affermare
che lo Stato detiene il diritto di togliere la vita, ove ne ravvisi un presunto
vantaggio nell’interesse della collettività, apre le porte a
un criterio di utilità della morte della persona, facendo sì che
singoli e gruppi criminali non esitino a porlo in pratica nell’interesse
esclusivamente proprio, giacché il passo da compiere è assai breve.
Nell’interesse
delle sorelle indiane - oggi più esposte di un tempo, anche a causa della
rivendicazione di quei diritti e di quelle libertà di cui vari trattati
internazionali richiedono agli Stati un’attuazione che spesso viene
colpevolmente disattesa - vi chiediamo di:
- abolire
con la massima urgenza la pena di morte dai vostri codici, PER
QUALSIASI TIPO DI REATO, perché è la stessa possibilità di quella
sanzione che, anche in assenza di una sua applicazione concreta, genera nella
mente umana la liceità dell’omicidio;
- adottare
con la massima urgenza misure educative e pratiche atte a eliminare
nel concreto ogni discriminazione conseguente alla suddivisione in caste,
perché ogni criterio di discriminazione se considerato possibile ne genera
altri, legittimando anche la discriminazione verso le donne che pure ha
origini specifiche;
- adeguare
con la massima urgenza la legge sulla violenza sessuale approvata
alle richieste di integrazione e di modifica avanzate dalle Associazioni per
i Diritti delle Donne e da Amnesty International;
- varare
con la massima urgenza, mediante strategie di penetrazione su tutto il
territorio nazionale, programmi finalizzati a educare sin dall’infanzia la
popolazione maschile al RISPETTO DEI DIRITTI DELLE DONNE, primi fra tutti
quelli della libertà sessuale, della formazione culturale, del lavoro,
dell'autodeterminazione in ogni campo e della pari rappresentanza politica,
che determina non solo la pari partecipazione femminile alla gestione della
cosa pubblica ma altresì una nuova rappresentazione della donna
nell'immaginario maschile;
- garantire
l’applicazione reale di tutte le misure prese.
Confidando
che i contenuti del presente appello possano essere discussi nelle sedi
appropriate e realizzati in tempi utilmente brevi, Vi ringraziamo e Vi
porgiamo i nostri migliori saluti.
Iole
Natoli e Francesca Rosati Freeman.
Seguono
le Associazioni e i singoli rappresentanti di queste che esprimono il
loro sostegno.
A: Mr.
Pranab Kumar Murkhejee, President of India; Mr. Narendra Damodardas Modi,
Prime Minister of India, Mr. Shri Basant Kumar Gupta, Ambassador of India to
Italy, Sig. Daniele Mancini, Ambasciatore italiano in India e in Nepal,
Sig.ra Federica Mogherini, Ministra degli Esteri
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[English version]
INDIA
/ IN THE NAME OF MURDERED WOMEN, NO TO THE DEATH PENALTY FOR ANY CRIME
Dear
recipients of the appeal,
We
wish to express our indignation and sorrow for that which continues to occur
in India, where women of all ages have become the victims of rape or
attempted rape, mainly by groups, increasingly ending in femicide.
We
associate ourselves with requests for amendment of the law recently passed,
as proposed by women's rights advocacy groups and Amnesty International. The
organizations emphasised the law's shortcomings in so far as it envisages
repressive measures (incomplete in fact, and therefore inadequate) - rather
than preparation of the instruments necessary for the prevention and
eradication of the phenomenon. We also consider it necessary to point out
something else, which we believe is of crucial importance.
There
is a link between the contempt for life expressed by the perpetrators of the
crimes in question and the pattern of education that is provided to the
population by the laws of a country, in this case your own, where the death
penalty is in force.
To
affirm that the state has a right to take life where it sees a presumed
advantage for the majority, opens the door to an easy acceptation of the
criterion of the utility of a person's death, so that individuals and
groups of criminals would not hesitate to adopt the same criterion, but
exclusively for their own purposes.
In the
interests of our Indian sisters - now more vulnerable than
before, partly because those rights and freedoms that various
international treaties
require states to accord are often guiltily
disregarded - we request that you:
-
Abolish with the utmost urgency capital punishment in your
legislation, FOR WHATEVER TYPE OF CRIME, because it is the possibility of
this sanction, even when it is not applied, that generates in the human mind
the idea of the legitimacy of homicide;
- Adopt
with the utmost urgency, the educational and practical measures required
to eliminate all forms of discrimination resulting from the division into
castes, as each discriminatory factor, if it is considered possible,
generates others and legitimizes discrimination against women that has
specific origins;
- Amend
with the utmost urgency the law passed on sexual violence, in accordance
with the requests for additions and amendments made by the associations for
women's rights and Amnesty International;
- Launch
with the utmost urgency, by means of in-depth strategies throughout the
national territory, programmes aimed at educating the male population from
infancy to RESPECT THE RIGHTS OF WOMEN, above all to sexual freedom, to
education, to employment, to self-determination in every field and to equal
political representation, thereby favouring not only the equal participation
of women in the management of public affairs but also a new concept of women
in the masculine imagination;
- Guarantee
the practical application of all measures taken.
Trusting
that the contents of this appeal will be discussed in the
appropriate
offices and realized as rapidly as possible, we thank you and convey
our best wishes.
Iole
Natoli and Francesca Rosati Freeman.
The following
associations and individuals express their support.
To: Mr.
Pranab Kumar Murkhejee, President of India; Mr. Narendra Damodardas Modi,
Prime Minister of India, Mr. Shri Basant Kumar Gupta, Ambassador of India to
Italy, Sig. Daniele Mancini, Ambasciatore italiano in India e in Nepal,
Sig.ra Federica Mogherini, Ministra degli Esteri
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Milano, 11 Giugno
2014
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© Iole Natoli
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mercoledì 11 giugno 2014
PER L'INDIA / NEL NOME DELLE DONNE UCCISE NO ALLA PENA DI MORTE PER QUALSIASI REATO
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Indirizzo della petizione: http://www.change.org/it/petizioni/mr-pranab-kumar-murkhejee-india-nel-nome-delle-donne-uccise-no-alla-pena-di-morte-per-qualsiasi-reato
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