lunedì 16 dicembre 2013

La sentenza della III Sez. di CASSAZIONE penale nº 45179 dell’8.11.2013 e un eventuale ricorso alla Corte Europea



ANNOTAZIONI A MARGINE DI UN CASO

 
di Iole Natoli


Leggo che si pensa di preparare un ricorso alla Corte Europea e ne sono lieta. 
Non so però se questa porrà a confronto la legge italiana rispetto alle analoghe leggi degli altri Paesi europei (che peraltro non so quali siano) o se si limiterà a vagliare la rispondenza della sentenza alla nostra legge.

sabato 14 dicembre 2013

SOCIETÀ E DIRITTO / La sentenza n° 45179 relativa a un abuso su minore emessa l'8.11.2013 dalla Cassazione penale Sez. III



Se la giustizia ti volta le spalle
IO, SOGGETTO OFFESO
di Iole Natoli

Una recente sentenza della Cassazione ha invalidato una sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro relativa a un abuso su minore, accogliendo due delle richieste di nullità avanzate dal difensore (concernenti il riconoscimento di attenuanti) e rinviando il nuovo processo ad altra sezione della Corte d’Appello, che dovrà riesaminare il diniego e motivarlo appropriatamente ove ritenga di doverlo confermare.
 


lunedì 4 novembre 2013

SOCIETÀ / STABILIAMO CHE COS’È UN ABORTO


Aborto e condizionamento religioso
IL CORAGGIO DI UNA COERENZA CHE MANCA
di
Iole Natoli


Occorreva che Matteo Renzi ci mettesse del suo nella polemica, per riproporre la contraddizione di sempre. Donne illustri che s’impegnano a scagliarsi contro i cimiteri dei feti e che, malgrado il sacro fuoco libertario, si fanno portatrici di un equivoco.
Potrei attingere a uno qualsiasi degli scritti apparsi di questi giorni. Privilegio però quello di Lidia Ravera (-->), scrittrice e donna che peraltro stimo moltissimo, perché data la forza delle argomentazioni addotte il suo intervento meglio si presta a evidenziare la contraddizione di cui scrivo.


Costellazione semantica - Iole Natoli - 1983


domenica 22 settembre 2013

LINGUAGGIO e SOCIETÀ / Il GENITORE, la GENITRICE e il MASCHILISMO

«Ciò che non si dice, non esiste»
Cecilia Robustelli

del Dipartimento di studi linguistici dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
e Consulente dell’Accademia della Crusca
«Saudade è una cosa
che solo i portoghesi hanno
perché hanno una parola
per dire che ce l’hanno, ha scritto Pessoa
»
Antonio Tabucchi
, “Di tutto resta un poco”

Uccidiamo il chiaro di luna?
No, uccidiamo la parola GENITRICE

di
Iole Natoli
Marinetti ne sarebbe stato forse contento, dato il suo antifemminismo congenito, ma non sarebbe corretto attribuire a lui quel che è derivato da un provvedimento amministrativo annunciato dal Comune di Bologna, anzi quanto è venuto allo scoperto grazie alla discussione sul tema.
Quale? La sostituzione dei termini Madre e Padre in alcuni moduli per l’iscrizione dei bambini all’asilo con un maschile Genitore e Genitore, cui si è voluto attribuire d’ufficio il valore non discriminante di un neutro.

mercoledì 26 giugno 2013

Con “GiULiA: valore per le pari opportunità”


Riportiamo dal sito Giulia.globalist.it, a cui si rimanda.

“GiULiA apprezza la serietà della ministra Idem, ma chiede subito la nomina di una figura altrettanto competente. Sconcertante l'ipotesi di una redistribuzione delle deleghe”.

Inserito su quel sito martedì 25 giugno 2013   

“GiULiA, la Rete delle Giornaliste Unite Libere e Autonome apprezza la serietà delle dimissioni della ministra Josefa Idem - fatto inconsueto nella panorama politico italiano - fatta oggetto di insulti sessisti oltre misura. E la ringrazia per l'impegno e il metodo dell'ascolto e del coinvolgimento delle Associazioni messo in campo per contrastare la violenza contro le donne e l'omofobia, che speriamo venga proseguito.
 Sconcerta la dichiarazione del premier Letta che le deleghe delle ministra dimissionaria saranno redistribuite all'interno del governo.
 Un grave segno di sottovalutazione del forte disagio che le donne vivono in Italia, sotto il profilo del lavoro, del welfare, delle discriminazioni e della violenza”.                                                                                         (continua a leggere >>>)

lunedì 10 giugno 2013

Società e Diritto / REVISIONE DELLA LEGGE ELETTORALE



Accordo di Azione Comune scrive alle parlamentari

Alle Donne Parlamentari
Camera dei Deputati
Senato della Repubblica


Illustre deputata/senatrice
ci permettiamo rivolgerci a Lei, fiduciose nella sua attenzione e comprensione, a nome dell’ “Accordo di azione comune per la democrazia paritaria”, che raccoglie più di cinquanta associazioni, reti e movimenti di donne attive nella società civile allo scopo di promuovere la presenza paritaria delle donne nella vita politica in attuazione del principio di uguaglianza sostanziale di cui all’art. 3 della Costituzione e del principio di pari opportunità nell’accesso alle cariche elettive di cui all’art. 51  della Costituzione e in armonia con la Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea divenuta vincolante per gli stati con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona (Art. 23). (prosegui -->) 

sabato 1 giugno 2013

Società e Diritto / Occorre riformare il matrimonio


Un CONTRATTO A SCADENZA rinnovabile

   di Iole Natoli

“Ti amo ma non sono tua”
è alla base dei rapporti amorosi delle Moso, la cui cultura tradizionale sconosce il matrimonio
(Francesca Rosati Freeman)


Patricia Scotland - ©Iole Natoli

Stiamo iniziando a darci un gran da fare per arginare la violenza domestica, per salvare chi altrimenti rischia di venire ucciso, anzi uccisa, dato che in stragrande maggioranza si tratta di donne e solo in percentuale molto più bassa anche di uomini, come indicano numerose statistiche.
Da pochi giorni è stata ratificata anche in Italia la Conferenza mondiale di Istanbul del 2011

lunedì 27 maggio 2013

COSTUME E SOCIETÀ / Trame dannose della nostra cultura


Se non vuoi più essere mia “POSSO SOPPRIMERTI”
di Iole Natoli
Sono tante le cose che dovremmo estirpare dal linguaggio comune, a enumerarle c'è da perderci il conto.
Per cominciare, dovremmo RIDEFINIRE il matrimonio, non per indurre le persone a sposarsi ma per ridurre il danno che l'idea di matrimonio porta con sé nella fase attuale della storia.

(prosegui)
 
Iole Natoli - Sotterraneo - olio 1985

giovedì 7 marzo 2013

8 MARZO 2013

QUALE FUTURO PER LA LOTTA DELLE DONNE?
Di Iole Natoli su IMG PRESS
Mai come oggi, in questi ultimi anni, è risuonato come fortemente equivoco l’abbinamento della parola Festa all’8 Marzo, Giornata Internazionale della Donna.
  


Se guardiamo agli eventi recenti, alle ondate di stupri esplose in India, al proseguire indisturbato di vessazioni inique nei Paesi in cui il fondamentalismo religioso è al comando, al diffondersi da noi di ideologie al momento ancora non chiare, se non nel fatto che le necessità e i diritti delle donne sono visti con un binocolo posto al contrario, al punto da sorvolare interamente sul problema dei femminicidi in Italia, non esiste una ragione obiettiva per indicare col termine FESTA la Giornata Internazionale della Donna.                                                                      (prosegui)


venerdì 15 febbraio 2013

IL MANIFESTO DEGLI OBIETTIVI IMMEDIATI



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Di IOLE NATOLI - con la collaborazione di Adriana Perrotta, Ilaria Tarabella, Teresa Pezzi
In occasione delle ELEZIONI POLITICHE ITALIANE DEL 2013 PER LA XVII LEGISLATURA
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IL MANIFESTO DEGLI OBIETTIVI IMMEDIATI

Il Gruppo dell’Agenda delle Donne per l’Italia Nazione Europea, recentemente formatosi in rete quale progetto di lavoro politico, presenta un primo pacchetto di proposte, del quale chiede accoglimento e attuazione nel corso della XVII Legislatura in arrivo.

Sono proposte che coprono più campi ma che muovono da una considerazione di base. Occorre assolutamente rovesciare la logica di sfruttamento e di violenza, retaggio infausto di schemi di dominio che, sviluppatisi nel corso dei secoli, hanno minato disastrosamente e in più modi la possibilità di una convivenza umana pacifica e la stessa sopravvivenza del pianeta.

Una convivenza umana rispettosa della Natura è possibile. Una convivenza sociale armoniosa e pacifica è pensabile e può essere tradotta in realtà. Lo dimostrano talune società matriarcali, ove il termine “matriarcale” indica una gestione del potere a forte connotazione femminile e condivisa, di tipo orizzontale e mai dunque di stampo verticistico. Ci riferiamo non soltanto a società del passato, di cui rimangono testimonianze archeologiche o solo tracce insepolte nei miti, ma a società ancora esistenti e ben prospere (tra cui Moso e Minangkabau) malgrado la convulsa epoca attuale: comunità nelle quali - e non a caso - la violenza sessuale è sconosciuta.

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