La “Gestazione Solidale anche per sé” potrebbe non essere in contrasto col divieto di Utero in Affitto e di Gpa
di Iole Natoli
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Nota preliminare: questo scritto rappresenta la continuazione dei miei articoli precedenti linkati in calce, in particolare dell’ultimo del 13 febbraio. Presupposto di base è dunque la stesura di una carta mondiale che preveda un doppio binario come già specificato altrove (link).
Non più gestazione per altri, ma gestazione solidale anche per sé. Il per sé non può essere escluso dal dono. Senza assumersi una responsabilità personale (dunque non cedibile ad altri) verso quel che viene donato, si può donare un oggetto, forse un animale, ma non un essere umano.
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martedì 16 febbraio 2016
No a Utero In Affitto e GPA / “Gestazione Solidale anche per sé”, tra divieto e possibilità
sabato 12 dicembre 2015
"GPA", AUTODETERMINAZIONE e DIRITTI / Come intendere una “MATERNITÀ SOLIDALE”
Può la responsabilità personale essere oggetto di dono o di
vendita?
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di Iole Natoli *
Premessa
Il dibattito in corso
sulla cosiddetta sulla GPA (gestazione per altri) è stato volutamente
strumentalizzato dalla destra italiana,
che ha preteso di estendere il parere contrario di molte femministe su questa
pratica al Ddl Cirinnà in discussione,
che verte invece sulle unioni civili e la stepchild adoption per le coppie
omosessuali.
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Ne è derivato l’invito da parte di alcune femministe a
differire la discussione sulla GPA a un momento successivo all’approvazione
della legge in questione. Ciò significa però farsi dettare l’agenda da soggetti estranei al femminismo, accantonare
un dibattito che richiederà tempo e lavoro e giungere all’appuntamento di
febbraio - francese, sì, ma di sapore europeo - senza aver
preliminarmente maturato una visione abbastanza approfondita del tema.
Personalmente rifiuto di sottostare sia alla
strumentalizzazione operata ad arte da Gasparri sia alla sottomissione a
tempi altri, determinati unicamente dal suo più che improprio intervento. Mi
dichiaro dunque apertamente a favore della legge Cirinnà, invitando lettrici e lettori a sottoscrivere l'appello di cui al
link seguente (=>), e al tempo stesso mi esprimo sulla GPA, ritenendo non rinviabile l’esame di tale pratica che,
ricordiamolo, è stata ed è utilizzata dalle coppie eterosessuali, molto
ma molto più estesamente del recente ricorso ad essa dei gay.
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