Aborto e
condizionamento religioso
IL CORAGGIO DI UNA COERENZA CHE MANCA |
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di
Iole Natoli
Occorreva che Matteo Renzi ci mettesse
del suo nella polemica, per riproporre la contraddizione di sempre. Donne
illustri che s’impegnano a scagliarsi contro i cimiteri dei feti e che,
malgrado il sacro fuoco libertario, si fanno portatrici di un equivoco.
Potrei attingere a uno qualsiasi degli
scritti apparsi di questi giorni. Privilegio però quello di Lidia Ravera (-->),
scrittrice e donna che peraltro stimo moltissimo, perché data la forza delle
argomentazioni addotte il suo intervento meglio si presta a evidenziare la
contraddizione di cui scrivo.
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lunedì 4 novembre 2013
SOCIETÀ / STABILIAMO CHE COS’È UN ABORTO
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venerdì 15 febbraio 2013
IL MANIFESTO DEGLI OBIETTIVI IMMEDIATI
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Di IOLE NATOLI - con la collaborazione di Adriana
Perrotta, Ilaria Tarabella, Teresa Pezzi
In occasione delle ELEZIONI
POLITICHE ITALIANE DEL 2013 PER LA XVII LEGISLATURA
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IL MANIFESTO DEGLI OBIETTIVI
IMMEDIATI
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Il Gruppo dell’Agenda
delle Donne per l’Italia Nazione Europea, recentemente formatosi in rete
quale progetto di lavoro politico, presenta un primo pacchetto di proposte,
del quale chiede accoglimento e attuazione nel corso della XVII Legislatura
in arrivo.
Sono proposte che coprono più campi ma che
muovono da una considerazione di base. Occorre assolutamente rovesciare la
logica di sfruttamento e di violenza, retaggio infausto di schemi di dominio
che, sviluppatisi nel corso dei secoli, hanno minato disastrosamente e in più
modi la possibilità di una convivenza umana pacifica e la stessa
sopravvivenza del pianeta.
Una convivenza umana
rispettosa della Natura è possibile. Una convivenza sociale armoniosa e
pacifica è pensabile e può essere tradotta in realtà. Lo dimostrano talune
società matriarcali, ove il termine “matriarcale” indica una gestione del
potere a forte connotazione femminile e condivisa, di tipo orizzontale e mai
dunque di stampo verticistico. Ci riferiamo non soltanto a società del
passato, di cui rimangono testimonianze archeologiche o solo tracce insepolte
nei miti, ma a società ancora esistenti e ben prospere (tra cui Moso e
Minangkabau) malgrado la convulsa epoca attuale: comunità nelle quali - e non
a caso - la violenza sessuale è sconosciuta.
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mercoledì 23 maggio 2012
LAICITÀ E DOGMI / GIÙ LE MANI DAL VENTRE DELLE DONNE
Conversazioni autorevoli
Il DIRITTO LEGALE DELLA BLASTULA
di Iole Natoli
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Siamo alle comiche? Non so, forse agli epiloghi di una lunga campagna anti-donna, che muovendo dai patriarcati lungo i secoli e arricchendosi della caccia alle streghe, con molti roghi di cristiana memoria, giunge oggi a voler ricacciare dentro la gabbia le donne, colpevoli di aver trovato, tra mille sofferenze loro imposte, la strada di una totale autonomia.
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COSTUME E SOCIETÀ / La 194 e un equivoco del linguaggio da eliminare / Parte 2ª
Chiariamo bene le idee agli antiabortisti
LEGGE 194 e
INTERRUZIONE DELL’OSPITALITÀ GRAVIDICA
post confronto
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di Iole Natoli
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Raramente trascorro il mio tempo a dibattere sui blog altrui questioni varie e tuttavia qualche volta mi accade.
La più recente è legata alla lettura del titolo “Dell’aborto non mi importa nulla”, che l’autrice del pezzo si affrettava giustamente a smentire fin dalle prime battute, utilizzandolo di fatto per spiegare che si sarebbe interessata e occupata di altro: di cose da lei ritenute in quel momento più importanti ed urgenti, su cui convogliare attenzione e commenti.
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COSTUME E SOCIETÀ / La 194 e un equivoco del linguaggio da eliminare / Parte 1ª
Chiariamo bene le idee agli antiabortisti
LEGGE 194 e
INTERRUZIONE DELL’OSPITALITÀ GRAVIDICA
di Iole Natoli
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In un giorno che passerà alla storia come simbolo dell’antifemminismo più bieco, la città di Roma - situata in Italia e non all’estero e capitale della Repubblica italiana - è divenuta luogo della manifestazione più orrenda che si possa ideare in uno Stato: bambolotti posti ad adornare una croce, dichiarazioni aberranti alla stampa, insulti infamanti e da codice penale alle donne e, ciliegia acida su una torta marcia, l’appoggio fisico e politico alla Marcia - impropriamente chiamata Pro Vita - del Sindaco Alemanno e della Consigliera delle Pari Opportunità, Lavinia Mennuni.
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