L’abbaglio di un tandem fuor di luogo - La riflessione femminista s’incarta nel tentativo di ricondurre a principio unico GPA e Aborto
| ||
di Iole Natoli
| ||
A furia di togliere specificità ai nostri discorsi, finiamo spesso col discutere di pure astrazioni, ovvero del nulla. È quel che sta accadendo in un dibattito in corso, nel quale alcune femministe mettono insieme due fenomeni diversi, la GPA e l’ABORTO, iscrivendoli sotto le voci Maternità e Vita.
Cosa significa ricorrere all’opposizione Negazione / Affermazione della Vita per applicarla alla Maternità e al Femminismo?
Per cominciare: cosa si intende per vita, per generazione, per desiderio di generazione e per desiderio di vita?
In natura la Vita viene generata a prescindere dai desideri, o comunque non in stretta relazione con essi. Se collegabile a un qualche desiderio può esserlo solo al desiderio sessuale, considerato che la generazione consegue al coito; ma il coito non è sempre intenzionalmente finalizzato alla generazione. Non lo è nei primitivi o nelle altre specie animali, ovvero nelle società non “civilizzate”, non lo è nemmeno nelle nostre, almeno in quelle che al desiderio sessuale hanno riconosciuto il diritto di esistere A PRESCINDERE d
| ||
divina” da Santa Madre Chiesa (et in saecula saeculorum, amen).
|
Visualizzazione post con etichetta Aborto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Aborto. Mostra tutti i post
venerdì 8 gennaio 2016
MA COSA C’ENTRA LA GPA CON L’ABORTO?
lunedì 4 novembre 2013
SOCIETÀ / STABILIAMO CHE COS’È UN ABORTO
Aborto e
condizionamento religioso
IL CORAGGIO DI UNA COERENZA CHE MANCA |
||||
di
Iole Natoli
Occorreva che Matteo Renzi ci mettesse
del suo nella polemica, per riproporre la contraddizione di sempre. Donne
illustri che s’impegnano a scagliarsi contro i cimiteri dei feti e che,
malgrado il sacro fuoco libertario, si fanno portatrici di un equivoco.
Potrei attingere a uno qualsiasi degli
scritti apparsi di questi giorni. Privilegio però quello di Lidia Ravera (-->),
scrittrice e donna che peraltro stimo moltissimo, perché data la forza delle
argomentazioni addotte il suo intervento meglio si presta a evidenziare la
contraddizione di cui scrivo.
|
|
|||
Etichette:
Aborto,
Chiesa cattolica,
Diritto,
Donne,
Politica,
Società,
Trame culturali
mercoledì 23 maggio 2012
LAICITÀ E DOGMI / GIÙ LE MANI DAL VENTRE DELLE DONNE
Conversazioni autorevoli
Il DIRITTO LEGALE DELLA BLASTULA
di Iole Natoli
| |
Siamo alle comiche? Non so, forse agli epiloghi di una lunga campagna anti-donna, che muovendo dai patriarcati lungo i secoli e arricchendosi della caccia alle streghe, con molti roghi di cristiana memoria, giunge oggi a voler ricacciare dentro la gabbia le donne, colpevoli di aver trovato, tra mille sofferenze loro imposte, la strada di una totale autonomia.
|
Etichette:
Aborto,
Chiesa cattolica,
Costume,
Diritto,
Donne,
Politica,
Società,
Trame culturali
COSTUME E SOCIETÀ / La 194 e un equivoco del linguaggio da eliminare / Parte 2ª
Chiariamo bene le idee agli antiabortisti
LEGGE 194 e
INTERRUZIONE DELL’OSPITALITÀ GRAVIDICA
post confronto
| ||
di Iole Natoli
| ||
Raramente trascorro il mio tempo a dibattere sui blog altrui questioni varie e tuttavia qualche volta mi accade.
La più recente è legata alla lettura del titolo “Dell’aborto non mi importa nulla”, che l’autrice del pezzo si affrettava giustamente a smentire fin dalle prime battute, utilizzandolo di fatto per spiegare che si sarebbe interessata e occupata di altro: di cose da lei ritenute in quel momento più importanti ed urgenti, su cui convogliare attenzione e commenti.
|
COSTUME E SOCIETÀ / La 194 e un equivoco del linguaggio da eliminare / Parte 1ª
Chiariamo bene le idee agli antiabortisti
LEGGE 194 e
INTERRUZIONE DELL’OSPITALITÀ GRAVIDICA
di Iole Natoli
| |
In un giorno che passerà alla storia come simbolo dell’antifemminismo più bieco, la città di Roma - situata in Italia e non all’estero e capitale della Repubblica italiana - è divenuta luogo della manifestazione più orrenda che si possa ideare in uno Stato: bambolotti posti ad adornare una croce, dichiarazioni aberranti alla stampa, insulti infamanti e da codice penale alle donne e, ciliegia acida su una torta marcia, l’appoggio fisico e politico alla Marcia - impropriamente chiamata Pro Vita - del Sindaco Alemanno e della Consigliera delle Pari Opportunità, Lavinia Mennuni.
|
Iscriviti a:
Post (Atom)