LINGUAGGIO – Ogni tanto qualcuno ci ascolta |
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di Iole Natoli |
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Finita, per la lettura di un articolo dell’Ass. Coscioni sull’aborto, sul sito “notiziegeopolitiche.net”, sono andata a curiosare sulle info e sulla pagina Collaborazioni. Il mio “occhio”, sensibilissimo al linguaggio, ha messo a fuoco una frase comune, sì, ma non condivisibile da una donna, specie se femminista: “L’Uomo, infatti, è tale in quanto parte integrante ed attiva di un mondo in continuo divenire”. Ho scritto di conseguenza alla redazione, chiedendo di apportare una modifica. Il direttore Enrico Oliari si è dichiarato e dimostrato immediatamente disponibile, accogliendo senza nessuna difficoltà anche la mia proposta di sostituire L’Uomo con La persona umana. |
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Caso più unico che raro? Probabilmente sì. Ci sono infatti altre modifiche da chiedere e questa volta non a una redazione ma allo Stato. Sarà infatti molto più complesso convincere gli addetti ai lavori sulla necessità di modificare la dizione della nostra adesione alla CEDU, attualmente descritta come “Convenzione dei Diritti dell’Uomo”, in omaggio alla Francia che ci tiene a riallacciarsi al suo storico 1789, e non come "Convenzione dei Diritti Umani” (Derechos Humanos, in Spagna), molto più adatta a una Convenzione che ha tra i suoi principi fondanti il divieto di discriminazione per sesso (ovvero nel mostro caso delle donne). Io però, cinque anni fa, ho cominciato a raccogliere le firme. Quando potrò - finalmente! - "liberarmi" dal mio impegno per il cognome materno, presenterò la mia petizione al Parlamento. Dopo la fondamentale "guerra al sistema patriarcale" rappresentata dalla lotta per il cognome materno, rimarranno infatti ancora altre battaglie da condurre e da vincere. |
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Milano, 29.06.2022
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mercoledì 29 giugno 2022
Chiaramente…“L’Uomo” non include le Donne, a meno che “La Donna” non includa anche gli Uomini
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