sabato 23 gennaio 2016

DIRITTI CIVILI / QUALE NATURA, QUALE FAMIGLIA, QUALE DIO?

Il mascheramento della NATURA nel nome di Dio
testo e foto di Iole Natoli


Ci meravigliamo del fatto che società con statuti sociali diversi dal nostro giustifichino ogni atto di potere derivante da leggi antidemocratiche riferendo tali atti dogmatici a un Dio. Eppure ancora oggi nelle nostre società un po’ più evolute continuiamo a smerciare aria fritta e totalmente lontana da ogni ricerca scientifica e sociologica ricorrendo agli stessi schemi mentali. È quello che ha fatto di recente il pur “moderno” - come a molti appare - Bergoglio,
proclamando a gran voce che “la famiglia naturale è quella voluta da Dio”.  Ma di quale natura, di quale famiglia, di quale dio si sta ancora una volta sproloquiando?
In natura e nelle formazioni sociali più antiche, la famiglia è solamente l’aggregazione delle donna coi suoi figli e dei figli con la madre. In natura e nelle formazioni sociali più antiche i figli sono frutto di unioni casuali o comunque mutevoli e ciò non altera gli equilibri familiari, proprio perché la famiglia è data da chi genera e porta alla luce e da chi è generato ed è portato alla luce. Conseguentemente Donna + Figli e STOP.


Così è ancora in alcune società matriarcali viventi, tra cui quella dei Moso (link), che non avendo inventato un Dio Padre ma una Dea Madre che genera, non hanno avuto bisogno di stravolgere gli assetti sociali ispirati a natura mediante statuti giuridici spacciati per naturalità emanata da un’entità superiore. Quest’ultimo è solo un effetto delle società patriarcali successive, delle quali le religioni monoteiste si sono fatte portatrici nei secoli.
E se qualcuno ci tiene proprio a credere in un qualche Dio, abbia la correttezza di ammettere che l’unica cosa che Dio avrebbe fatto consisterebbe nell’aver reso possibile che ad un atto sessuale tra la donna e l’uomo conseguisse una gravidanza.
Da qui a stabilire che la donna abbia l’obbligo di fondare un nucleo sociale permanente con colui con cui ha spartito quell’atto, ci corre il tempo e lo spazio di un contratto sociale puramente umano, non divino né divinizzabile.

Proprio perché in sé non naturale, la famiglia eterosessuale cosiddetta tradizionale non ha e non può avere legittimità giuridico-sociale maggiore di quella che si discosta dal modello dominante. Esigerlo è una semplice impostura.
Il volersi dunque richiamare a un volere divino che NON è riconosciuto da molti, la pretesa di spacciare la famiglia eterosessuale nucleare come famiglia naturale assoluta poggia sul nulla e al nulla va restituita una volta per tutte.

Consapevoli del prossimo attacco del Family Day, intanto oggi le lesbiche, i gay e le/i trans in tutte le piazze d’Italia hanno detto pacificamente la loro, con manifestazioni colorate arricchite da espliciti cartelli e fantasiosi “addobbi” personali.
Qui alcune foto di quella che ha avuto luogo in Piazza della Scala a Milano. 

23.01.2016
© Iole Natoli

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