giovedì 20 aprile 2023

#GPA, #TrascrizioniAnagrafiche e #Adozioni

Non confondiamo l’opposizione alla GPA con le difficoltà create ai bambini
Apriamo il dibattito? E perché no, apriamolo!   
Di Iole Natoli

bristekjegor su it.freepik.com

In un articolo apparso ieri su La Repubblica e su Il Riformista, dal titolo "Maternità surrogata, lettera appello di duecento femministe: "Basta fondamentalismi, serve un dibattito aperto” (1), si leggono i due brani che riporto.

1 - «Aprire una discussione sulla gestazione per altri. Farlo attraverso una ferma opposizione alle politiche del governo sulle famiglie arcobaleno. E' quanto chiedono duecento femministe in una lettera aperta, che è stata indirizzata anche alla segretaria Pd Elly Schlein. Il documento è firmato da alcune esponenti di rilievo del mondo femminista in Italia, tra cui la sociologa Chiara Saraceno, la linguista Vera Gheno , la scrittrice Jennifer Guerra. E ancora: Lea Melandri  Elisabetta Camussi, Marcella Corsi, Marilisa D'amico  Giorgia Serughetti , Giulia Blasi. "Sulla Gpa (gestazione per altri, ndr) non servono appelli ma un dibattito aperto e non precostituito, che guardi alla tutela dei bambini e delle bambine", è l'incipit».

Per parte mia, nulla da ridire sull’incipit sia perché le “discussioni aperte” possono sempre rivelarsi utili, sia perché dell’interesse delle bambine e dei bambini delle Famiglie Arcobaleno mi sono occupata pure io in qualche articolo (2) e in una petizione da poco lanciata (3).

Non concordo invece su un altro brano.

2 - «Servirebbero regole e non proibizioni, perché l'autonomia e la capacità di decidere sul proprio potere riproduttivo non può essere vietata, censurata, punita».

Non concordo perché ”Il proprio potere riproduttivo" che non può essere vietato, censurato, punito può riguardare SOLO la riproduzione PER SÉ, di cui per legge ci si assume IN PROPRIO anche la responsabilità giuridica (4), con esclusione dei non riconoscimenti materni alla nascita, legati a gravidanze non volute.

L'asservimento alla riproduzione PER ALTRI è altra cosa, differente sotto tutti gli aspetti, tanto per cominciare proprio dall’assenza di ogni responsabilità giuridica nei confronti di un essere VOLONTARIAMENTE e altrettanto ARBITRARIAMENTE messo al mondo. Per non parlare della degradante riduzione della donna a un “utero in affitto” o “in comodato” (5).

In ogni caso, per sgomberare il campo dagli equivoci, o tentare almeno di farlo, sicuramente un confronto può servire.

20 Aprile 2023

© Iole Natoli

Rif. immagine di bristekjegor su it.freepik.com (6)

 

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