L'insostenibile immoralità di un INGANNO
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di Iole Natoli
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A proposito della recente sentenza d'appello, che riconoscendo come legittima la paternità di entrambi i membri di una coppia gay nei confronti di una bimba nata da GPA convalida la cancellazione delle madri, sentenza contro la quale ricorrerà Giuseppe Fontana, sostituto procuratore di Trento (link), esprimo il mio apprezzamento del ricorso. Io ipotizzo che non possa essere un bene per i bambini venire al mondo in uno stato di totale manipolazione della condizione naturale, che postula la continuità esperienziale madre-bambino, ovvero la continuità del rapporto del bambino con colei che lo genera. Per la violenza che su di loro viene esercitata io li chiamo "bambini divelti". Pur essendone profondamente convinta, in un mondo che pretende di spacciare la potenza tecnologica per verità scientifica, mi limito a considerare questo mio pensiero solamente una probabilissima ipotesi.
Posso però
definire con sicurezza la GPA come l'inesistente diritto di qualcuno o di qualcuna di
usare l’intimità fisica e psichica di una donna, togliendole al tempo stesso
ogni diritto.
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10.03.2017
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© Iole Natoli
(link)
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venerdì 10 marzo 2017
Corte d'Appello di Trento / La scomparsa delle madri
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