martedì 2 febbraio 2016

La GPA, il FEMMINISMO e la CHIESA


Tra Femminismo e Chiesa nessuna “Santa Alleanza” 
ma soltanto una convergenza su un tema che non cancella le opposizioni di fondo
di Iole Natoli  

Mi riferisco a uno scritto di Marina Terragni, apparso oggi 2 febbraio sul blog Maschile / Femminile di Io Donna (link).
Noto - Foto di Iole Natoli

Lo faccio anche perché Marina, che mi conosce per avermi intervistata sul Cognome Materno in passato, ha riportato sia pure un po’ in sintesi una frase pronunciata da me il 26 gennaio, in occasione di un incontro sulla cosiddetta “maternità surrogata” presso la Libreria delle Donne di Milano. La mia frase originaria, da lei resa in modo sintetico, era: «Non sono io che la penso come la Chiesa; è la Chiesa che la pensa come me, che sono laica», pronunciata in risposta ad altre intervenute che accusavano le femministe - o almeno quelle presenti nella sala -  di aver adottato la posizione espressa dalla Chiesa cattolica.
Nel suo articolo Marina Terragni si dichiara d’accordo su questa  impostazione ma da lì passa ad attribuire alla Chiesa una vicinanza alle donne, cosa da cui io prendo le distanze.
Ed infatti l’assenza di vicinanza è resa manifesta dalla campagna continua e martellante contro l’ABORTO, che non deriva soltanto dalla visione creazionista e spiritualista della Chiesa cattolica, per la quale l’embrione sarebbe un “umano figlio di Dio” già in poche cellule; discende da una concezione della Donna come PERSONA SOGGETTA e assoggettabile, non padrona del proprio corpo nemmeno quando si tratta di decidere se un ammasso di cellule, che si è impiantato nel suo corpo e da lì preme per il proprio sviluppo, sia per lei da considerare un futuro figlio oppure no.
Il trattamento di assoggettamento è esteso anche agli uomini, quando si tratta del "testamento biologico" e in taluni altri casi. Questo diritto di proprietà d'una presunta divinità sulla persona, di cui la Chiesa cattolica si fa ossessivamente e pretenziosamente latrice, è qualcosa di cui non possiamo certo dimenticarci oggi, in virtù di una convergenza occasionale sulla richiesta abolizionista dell’utero in affitto. Non è possibile scordare, ad esempio, che detta Chiesa osteggia in tutti i modi le famiglie omosessuali, dimostrando che i concetti di Amore e Carità universali che predica sono intrinsecamente parziali e viziati.
In rapporto alla dichiarata "vicinanza" alla donna, meno che mai possiamo accantonare la posizione assunta in merito al COGNOME della donna ai Figli, tema su cui si è espressa negativamente paventando confusioni, scissioni familiari e catastrofi, perché il COGNOME MATERNO riporta alla luce la NATURA e cozza dunque contro l’impostazione maschilista e patriarcale della sua secolare dottrina. Impostazione che è quella per cui la donna nasce in seconda e consolatoria gittata creativa da un improbabile Costola dell’Uomo e non l’Uomo e la Donna dall’Utero della Donna, che fa il paio con quella per cui la famiglia “naturale” viene sempre connotata come Unione dell’Uomo con la Donna (in barba perfino all’ordine alfabetico, regola aurea in altre circostanze) e mai come Unione stabile o temporanea della Donna con l’Uomo.
Come ho scritto in un commento sul blog di Marina Terragni, io sono laica e   proprio perché sono laica non mi sento minimamente turbata dall’occasionale convergenza con la Chiesa cattolica sulla richiesta di abolizione della GPA,   che non attenua o impedisce la altre divergenze consuete. Io mantengo la mia libertà di pensiero e non mi piego alla logica dei numeri, né mi presto agli abbracci soffocanti.
Sui cartelli, sui manifesti e gli striscioni che sono apparsi in occasione del Family Day, molto ci sarebbe da dire. Ne cito uno: “Ora togliamo Gesù a Maria e lo diamo ai Gay”, sulla cui logica mi astengo dal chiosare.
Ma ce n’è un altro che trovo più attinente, quello con cui si vorrebbe obbligare Renzi a negare le unioni civili agli omosessuali e la stepchildren (adozione del figliastro) ai loro figli. Lo striscione contiene un messaggio. “NON DIMENTICHEREMO”.
Bene, lo adotto, ma lo utilizzo al contrario. Ed infatti io non dimenticherò proprio mai che questo è uno Stato Laico e che non ci sarà Chiesa o piazza di un qualsiasi colore che mi farà scordare la Natura. E la Natura è innanzi tutto DONNA, donna in relazione coi suoi figli e col mondo. E come non lo dimentico io, non lo dimenticheranno altre donne e con buona probabilità parte degli uomini.

02.02.2016
© Iole Natoli vedi anche “Il mascheramento della NATURA nel nome di Dio” (link)
e
Contro il Family Day dell’ignoranza” (link)


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