Da: KULTBAZAAR - Arti Scene Luoghi - 08.05.2012
E LE STELLE STANNO A GUARDARE
di Iole Natoli
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Le stelle? No, gli OdG.
Sollecitati con lettere e petizioni varie (di cui qualcuna indirizzata al Presidente della Repubblica) ad aprire un dibattito su linguaggio mediatico e femminicidi, gli OdG preferiscono astenersi.
Quanto meno finora. Fino a quando? | ||
Un’altra perla - anche linguistica, nel titolo - dell’informazione giornalistica. L’ostrica questa volta è il corrieredelmezzogiorno.corriere.it. Titolo e altre frasi di contorno:
VILLARICCA AD AVVERTIRE LE FORZE DELL'ORDINE È STATO IL FRATELLO DELL'UOMO
Uccisa dal compagno ex poliziotto,
le fracassa la testa contro il pavimento
L'omicidio dopo un litigio in camera da letto. Avrebbe
tentato di rianimare la vittima, ma era troppo tardi
Andiamo al testo? Andateci voi, vi forniamo il link a piè di pagina, poco prima di quello relativo alla nostra petizione, in cui veniva preso in esame un altro articolo. Oggi ci limitiamo invece a trascrivere quanto a caldo abbiamo commentato su un social network.
Un altro femminicidio e un'altra vergognosa descrizione... della vittima? No, del povero aggressore depresso e dispiaciuto: "era visibilmente scosso", "dalle parole ai fatti il passo è stato breve", "gesto inconsulto", "ha cercato di rianimare la compagna", "ha chiamato i soccorsi, "due persone tranquille", "soffriva da tempo di depressione", "tra qualche giorno avrebbe dovuto ricevere il responso di alcune esami diagnostici", "una separazione alle spalle", "temeva di essere affetto da una grave malattia e per questo era in uno stato di profonda angoscia". E lei? Ah, perché c'era una lei? Già, vero, quella col cranio fracassato sul pavimento e riversa in una pozza di sangue. Lo abbiamo scritto, cosa volete? Occorreva forse dire dell'altro?
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Milano, 8 Maggio 2012
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© Iole Natoli
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mercoledì 23 maggio 2012
SOCIETÀ E COMUNICAZIONE / Femminicidi e Linguaggi mediatici incongrui
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